ANALISI LOGICA

Quando parliamo o scriviamo palesiamo agli altri i nostri pensieri, giudizi, domande, esortazioni, sentimenti in una o più proposizioni.

La proposizione (dal latino pro-ponere: porre davanti) è l’insieme di parole aventi senso compiuto.

La proposizione è perciò l’elemento base del linguaggio; le parole ne costituiscono gli elementi.

Possiamo fare l’analisi della proposizione in due modi:

– considerando una parola per volta per vedere a quale elemento appartiene – tra le 9 parti del discorso: questo è fare l’ANALISI GRAMMATICALE.

– oppure studiando l’ufficio che una parola compie all’interno della proposizione: questo è fare l’ANALISI LOGICA.

Le parti del discorso sono 9:

5 sono variabili – in esse oltre ad una parte che non muta mai – tema– ce n’è un’altra che può mutare nella parte finale – desinenza.

Le 5 parti variabili sono: NomeArticoloAggettivoPronome (che si modificano secondo il genere e il numero) – Verbo (che si modifica secondo persona, numero, modo, tempo)

4 sono invariabili.

Esse sono: Avverbio Preposizione CongiunzioneInteriezione (o esclamazione): nell’uso non presentano alcun mutamento.

In ogni proposizione vi sono 2 elementi indispensabili per chiarire ciò che vogliamo esprimere: il soggetto e il predicato = chiamati elementi essenziali della proposizione.

Il soggetto è la persona, l’animale o la cosa di cui si parla.

Il predicato è ciò che si dice del soggetto: cioè il verbo.

La proposizione formata solo da soggetto e predicato è detta semplice.

Es. Marco mangia. – I professori spiegano.

Soggetto

In una proposizione il soggetto è colui o la cosa che compie l’azione.

 Come soggetto di una proposizione possiamo trovare qualunque parte del discorso usata con valore di sostantivo, un verbo all’infinito o un’intera proposizione (che si chiama soggettiva. Es: É bene che tu studi)

Es:

 – Il è un articolo determinativo: il soggetto è un articolo.

Tu sei carina: il soggetto è un pronome.

– Vivere è penoso: il soggetto è un verbo.

Il quando sarà deciso domani: il soggetto è un avverbio.

Affinché introduce le proposizioni finali: il soggetto è una congiunzione.

– Marco è un ragazzo intelligente: il soggetto è un nome proprio.

– Bello è un aggettivo qualificativo: il soggetto è un aggettivo.

Per è una preposizione semplice: il soggetto è una preposizione.

– Un ooh di meraviglia fuoriuscì dalla sua bocca: il soggetto è una interiezione.

– Sarebbe bene che tu pensassi di più: il soggetto è un’intera proposizione.

– Il meglio è nemico del bene: il soggetto è un avverbio.

– Ma è una congiunzione avversativa: il soggetto è una congiunzione.

Talvolta il soggetto può essere sottinteso; in tal caso la frase si dice ellittica del soggetto.

Es. Sei mio fratello.

– Tu: sogg. sottinteso

 sei: copula

 mio fratello: predicato nominale + attributo (Frase ellittica del soggetto).

L’ellissi facoltativa si può trovare:

  •  con i pronomi personali (es. vado a casa);
  • con i verbi all’imperativo (es. Vai a casa!);
  • quando il soggetto risulta chiaro da ciò che si è detto prima (es. Marco si alzò prima perché aveva deciso cosa mangiare);
  • nelle risposte ad una frase che ha già il soggetto (es. Come sta Marco? Sta meglio)

Il soggetto manca del tutto nelle frasi che contengono come predicato un verbo impersonale

Es. Nevica – Piove – Grandina.

Esercizi: Trova il soggetto nelle seguenti frasi

  • Ai viaggiatori è consentito parlare.
  • Sono note le proprietà di alcune erbe.
  • Hai consegnato il libro alla tua amica?
  • Ti piace la crostata all’arancia?
  •  Sulla neve c’erano le impronte dei tuoi scarponi.
  • Te lo manderò via email.
  • Durante lo scavo emersero molte anfore.
  • La casa dei miei nonni è stata venduta.
  • Il duomo di quella città è assai antico.
  • Ho chiesto la grazia a quella santa.

Predicato

E’ l’elemento che dice, predica qualcosa a proposito del soggetto.

Es. Marco mangia. – Il ragazzo è venuto. – Maria è stata promossa. – La nonna è

 stanca.

Può essere:

 Verbale = Quando è costituito da un verbo (attivo o passivo) di senso compiuto.

 Es. Marco canta.

I vb. che formano il predicato verbale si dicono verbi predicativi.

Nominale = Quando è costituito da una voce del verbo essere + un nome o un aggettivo che si riferiscono al soggetto.

La voce del verbo essere si chiama copula (cioè collegamento);

parte nominale o nome del predicato è chiamato il nome o l’aggettivo che accompagna il verbo essere.

Es. Marco è un cantante.

  Marco: soggetto;

è: copula;

un cantante: predicato nominale.

La maestra è bella.

La maestra: soggetto;

è: copula;

bella: predicato nominale.

Oltre al nome e all’aggettivo possono costituire il predicato nominale anche il pronome, il verbo, l’avverbio, ecc.

Es. I genitori sono intelligenti (aggettivo).

      Il libro non è mio (pronome possessivo).

      La conversazione con i nonni è un continuo apprendere (verbo).

        Questo è troppo (avverbio).

Se il verbo essere ha il significato di stare, trovarsi, esserci (ed è spesso seguito da un complemento di luogo), deve considerarsi predicato verbale.

Es. Sei a Roma?

Tu: soggetto sottinteso;

 sei: predicato verbale;

 a Roma: compl. di stato in luogo. (Frase ellittica del soggetto)

Costituiscono un unico predicato:

– i verbi servili seguiti da un infinito.

Si dicono servili i verbi che, pur non essendo strettamente necessari, sono utili ad esprimere meglio il nostro pensiero e perciò si associano ad altri verbi. Essi sono:

dovere – potere – sapere – solere – volere – cominciare – cessare, ecc.

Es. Mario non volle credere. – Tutti devono cantare.

-I verbi fraseologici seguiti da un infinito o un participio passato

Si dicono fraseologici i verbi che non hanno un significato particolare ma servono solo ad aggiungere una particolare sfumatura a ciò che diciamo. Essi sono:

lasciarsi – sentirsi – vedersi – trovarsi – ecc.

Es. Il fratello si sentì commosso. – Il bimbo si lasciò indurre. – La maestra si vide costretta.

-I verbi: stare, venire, andare e simili, uniti con un gerundio.

Es. Andavi dicendo. – Vengo esaminando. – Stavo leggendo.

-L’unione dei verbi essere, stare con un infinito mediante la preposizione per.

Es. Sei per partire. – Stavano per dire, ecc.

-L’unione del vb. essere con un infinito mediante la preposizione da.

       Es. E’ da lodare. – Sono da imitare, ecc.

-Analogamente si comportano le espressioni impersonali: si deve bisogna conviene è lecito occorre, ecc. seguite da un infinito.

Es. Bisogna amare i giusti. –  E’ lecito leggere i classici, ecc.

A volte il predicato può essere sottinteso:

1.quando il predicato verbale è ricavabile dal contesto come nelle risposte.

 Es. Vuoi un libro o un quaderno? Un libro.

2.In alcune espressioni concise: saluto – frasi convenzionali – massime – proverbi, ecc.

Es. Buona sera. – Tutto bene. – Silenzio. – Biglietti. – A presto. –  ecc.

3.Nei titoli di libri o di film

    Es. Niente di nuovo sul fronte occidentale.

4.Nei titoli di giornali

Es. Rincaro del pane. – Italia alle urne. – In 200mila per i test di medicina.

La frase costituita solo da nomi o gruppi nominali si dice frase nominale.  

Esercizi: distingui il predicato verbale da quello nominale.

  • Ora verrà un forte temporale.
  • Sono stato assalito dai lupi.
  • Ho trovato a terra un grosso sasso
  • Il vaso era pieno di acqua dolce.
  • L’inquinamento è un problema dei nostri tempi.
  • Hai spadroneggiato fin troppo.
  • Ho declinato il tuo invito.
  • Sono stato relegato in un cantuccio.
  • Il pelo di quel cane era assai lungo.
  • Rimedi sicuri sono la tranquillità e la serenità dell’animo.
  • Non mi deprimere con i tuoi lamenti.
  • Evita i rumori troppo forti.
  • Sei stato invitato alla mia festa.

Attributo

Si tratta di un aggettivo, talvolta un participio, posto accanto ad un nome a cui attribuisce una qualità o che determina meglio. Può riferirsi a qualsiasi elemento della frase costituito da un nome. Concorda in genere e numero col termine cui si riferisce. Può precedere o seguire il termine a cui si riferisce. Ad un nome si possono unire uno o più attributi.

Es. Marcello allontana i cattivi discepoli. – I tuoi cari amici mi piacciono molto.

Esercizi

  • Nel giardino di Mario c’erano molte ciliegie mature.
  • Gli alti e frondosi pioppi offrono lieta ombra ai contadini.
  • Nel campo c’erano cento agnellini.
  • Mario non solo è un ragazzo intelligente ma anche educato.
  • Il leone è un animale feroce, la pecora è mite.
  • Arrivò con un congruo anticipo al mio appuntamento.
  • I torrenti impetuosi d’inverno inondano le campagne.
  • Il convoglio militare fu assalito da molti nemici.
  • Le foglie tenere di quell’albero caddero al soffio del vento impetuoso.
  • I vestiti verdi e rossi del giovane erano oggetto di irrisione.
  • Molti valorosi duci ateniesi furono perseguitati.     

Apposizione

Si tratta di un nome, da solo o accompagnato da uno o più attributi, posto accanto ad un altro per meglio spiegarne il significato. Può essere preceduta dalle voci: dacomequaleperin qualità di – in veste di, ecc. Si può trovare accanto a qualsiasi elemento della frase costituito da un nome (che può precedere o seguire).

 Es.  Cicerone, in qualità di console romano, salvò la repubblica da Catilina. –         L’imperatore Nerva, resse l’impero romano saggiamente. – Catone, come censore, fu assai rigido.

 Esercizi

  • I Fenici, navigatori esperti, fondarono numerose colonie nel Mediterraneo.
  • Ulisse, re d’Itaca, fu valoroso e astuto.
  • La flotta, presidio delle nostre coste, è salpata.
  • Le navi, come ausilio della Repubblica, hanno levato le ancore.
  • E’ stato scalato l’Everest, il monte più alto del mondo.
  • Alessandro, re di un piccolo paese, si dimostrò assai violento.
  • Amalfi, antica repubblica marinara, è una città della Campania.
  • Francesco Petrarca, grande poeta aretino, compose molte poesie.
  • In qualità di insegnante, Giulia, amica di mia madre, è una donna eccezionale.                                                                               
  • Cesare, in qualità di duce romano, conquistò la Gallia.
  • La lettura, piacevole occupazione, è cosa utilissima.
  • Amo Cecilia, la tua carissima amica di banco.
  • Il monte Cervino è bellissimo.
  • Tu, come scolaro, sei mediocre.
  •  Caio Mario, glorioso generale romano, fu valorosissimo.
  • I monumenti di Roma, capitale d’Italia, sono ammiratissimi.
  •  Il direttore rimproverò con asprezza la bidella Lisa.

Complemento predicativo del soggetto

Non solo il verbo essere ma anche altri verbi possono fungere da copula fra il soggetto e il nome del predicato. Tali verbi si dicono predicativi / copulativi.

Essi sono:

  • Verbi intransitivi attivi – copulativi: indicano un momento dell’esistenza: nascere, crescere, morire, sembrare, diventare, vivere, apparire, stare, rimanere, riuscire, crescere, ritornare, ecc.
  • Verbi transitivi passivi:

 Elettivi: essere eletto, essere nominato, essere scelto, essere creato, essere fatto, essere proclamato, ecc.

Appellativi: essere detto, essere chiamato, essere soprannominato, essere appellato, ecc.

Estimativi: essere giudicato, essere stimato, essere ritenuto, essere creduto, essere considerato, ecc.

Effettivi: essere fatto, essere reso, essere riconosciuto, ecc.

Il nome che accompagna questi vb. è detto complemento predicativo del soggetto perché completa il predicato riferendosi soggetto.

Il nome è spesso accompagnato da espressioni: per – come – in qualità di – ecc.

Es. Tutti gli alunni di questa classe sembrano buoni.

     Piero, fanciullo studioso e attento, fu scelto come caposquadra.

     Tuo fratello Marco si è allontanato triste dalla casa dei suoi amici.

     Il sangue, veicolo vitale, fu considerato sempre elemento prezioso.

      Molti valorosi duci ateniesi furono ritenuti come divinità.

       Cesare dopo quella battaglia fu eletto duce.

Esercizi

  • Io sono ritenuto intelligente da mia nonna.
  •  Dal popolo e dal Senato di Roma Cesare fu eletto console.
  •   Carlo, re dei Carolingi, fu detto il grande.
  • Il poeta Virgilio è ritenuto il nostro genio poetico.
  • Il grande oratore Cicerone era considerato anche un intelligente uomo politico.
  •  Le api sono animali solitari, ma sono definiti animali laboriosi.
  •  I Romani furono chiamati i padroni del Mediterraneo, un mare chiuso tra le terre.
  •  Io divento serio.
  •  Luigi rimane solo e triste.
  •  Aristide fu soprannominato il giusto.
  •  Mio fratello è stato eletto sindaco.
  • Traiano fu considerato ottimo principe.
  • Mia sorella fu definita l’amica dei poveri.
  • Il torrente scorreva minaccioso.
  • Quel luogo era ritenuto sacro.
  • La pianura appariva nebbiosa.
  • Alcuni deputati furono nominati senatori.
  • La scoperta della radio sembrò un miracolo.
  • I due ragazzi morirono asfissiati.
  • Quel discorso mi sembrò pesante e inconcludente.
  • Diventa buono e sarai sereno.
  •  Paolo rimase stupito.
  • Furio Camillo fu nominato dittatore.
  • Il mio amico è nato povero.
  • Mia sorella e tuo fratello sono stati eletti capoclasse.

Complemento oggetto/diretto

E’ quello su cui cade direttamente il concetto espresso dal verbo transitivo attivo.

Risponde alla domanda: chi / che cosa?

Es.  Spesso noi consumiamo il nostro tempo inutilmente.

      Ho comprato questo libro e ne leggerò subito i primi capitoli.

      Il mio cane avverte il pericolo istintivamente.

Esercizi

  • L’inondazione del Tevere distrusse molti edifici della città.
  • Il tornado causò la morte di numerosi animali e generò carestia.
  • L’avido governatore impone tasse e dazi agli abitanti della provincia.
  • Il cavallo ha disarcionato il fantino.
  • Manzoni ha scritto romanzi, poesie, saggi.
  • Il negozio offre un omaggio a tutti i suoi clienti.
  • Alessio coltiva i fiori e ama gli animali.
  •  Ho accompagnato mio nonno alla stazione e gli ho portato la valigia.
  • Quell’amico mi ha fatto una telefonata di scuse.
  • Ho incontrato tuo fratello e l’ho salutato.
  • Solo attraverso grandi difficoltà ho potuto conseguire il mio scopo.
  •  Domani chiederò il compasso al mio amico Carlo.

Complemento predicativo dell’oggetto

E’ costituito da un sostantivo / aggettivo che si riferisce al complemento oggetto e che determina il significato di alcuni verbi.

Si trova dopo i verbi appellativi, estimativi, elettivi, effettivi usati all’attivo.

  • dopo i verbi abbandonare, lasciare, ricevere, trovare, mostrarsi, conoscere, ecc.

Es. Tutti credevano quell’uomo buono. – I romani scelsero Fabio come loro condottiero. –  Catone si mostrò severissimo censore. – Gino considerava il professore un grande amico.

Esercizi

– La brutta stagione rende squallida la natura.

– Abbiamo per maestro un uomo assai colto.

– Il Cristianesimo rese l’eroismo morale legge universale.

– I romani crearono dittatore Cincinnato.

– I troiani ritenevano Ettore il più valoroso loro duce.

–  Il maestro considera tutti i suoi alunni assai diligenti.

– Maria ha avuto Serena e Beatrice come compagne di banco.

– Il barometro segnava come bassa la pressione atmosferica.

–  L’imperatore Caligola nominò come senatore il suo cavallo preferito.

– Beatrice e Virgilio accompagnarono come guida Dante nei regni dell’oltretomba.  

   Complemento dell’Oggetto interno

 In taluni casi i verbi intransitivi possono reggere un complemento oggetto quando questo è rappresentato da un sostantivo avente la stessa radice del verbo o che esprime un significato affine a quello del verbo.

 Tale complemento è detto dell’oggetto interno perché palesa l’idea che è già contenuta nel vb. da cui dipende.

Es. Sognare un sogno. – Vivere una vita. –  Cantare una canzone. – Disegnare un disegno.

Esercizi

  • Chi gioca questo gioco?
  • Lucio corre una corsa molto faticosa.
  • Maria piange lacrime amare.
  • Tutti dormono un sonno agitato.
  • Gli spartani morirono una morte eroica.
  • Il duce combatteva una battaglia sanguinosa.
  • Ognuno vive una vita serena.
  • Gli antichi schiavi servivano una servitù obbrobriosa.
  • La nonna ha vissuto una vita serena e gioiosa.
  • Vivi una vita beata.

Complemento oggetto partitivo

In taluni casi il complemento oggetto è introdotto dalla preposizione di (del, dello, della, dei, degli, delle) che funge da articolo partitivo.

Es. Ho invitato delle amiche a pranzo (= alcune amiche).

      Marco mi ha regalato dell’uva (= un po’ di uva)

Esercizi

  • Mangio del formaggio parmigiano.
  • In casa ho degli animali domestici.
  • Mi piacerebbe avere delle arance.
  • Hai del latte fresco?
  • Nella chiesa c’erano degli affreschi bellissimi.
  • Marco ha piantato dei gerani nel suo giardino.
  • Tu hai portato dal viaggio dei regali straordinari.
  • Nel suo orto ho trovato delle verdure freschissime.
  • Passami del formaggio molle, per favore.
  • Dovresti aggiungere del colore rosso al tuo dipinto.
  • Mi servono dei soldi spicci.
  • Ho assaggiato delle fragole assai gustose.

Complemento di relazione

E’ un complemento dipendente da un aggettivo / participio: indica la cosa a cui si riferisce direttamente. Si trova soprattutto in poesia e sostituisce un complemento di modo o di limitazione.

Es. La bimba, nuda i piedi, si allontanò.

Esercizi

  • Marco, fiero l’animo, mise la mano sul fuoco.
  • Gli studenti, stanchi i cervelli, riposarono.
  • Gli astanti, accesi gli sguardi, fuggirono all’unisono.
  • Molte madri, nude le braccia, piansero i loro figli.
  • Il soldato, insanguinato il capo, resistette contro i nemici.
  • L’atleta, incoronato il capo, fece il giro del campo.
  • L’eroe, impavido l’animo, si scagliò contro il nemico.
  • Le Vestali, nude le braccia, alimentavano il fuoco della dea.
  • L’onorevole, acceso lo sguardo, parlò ai suoi proseliti.
  • La madre, scomposta la capigliatura, invocò invano gli aiuti.

Complemento di estensione nello spazio

Indica le dimensioni di un qualche oggetto. E’ retto da aggettivi: lungo, alto, largo, profondo, ecc. o da vb. che indicano estensione o misura. Risponde alla domanda: quanto alto, largo, lungo, profondo?

Es. Il console costruì un vallo lungo 60 piedi, alto 20. – Il terrapieno era profondo 2 piedi.

Esercizi

  • La valle era lunga 10 metri.
  • Il monte Bianco è alto ottomilaottocento metri.
  • La cassapanca era larga solo 35 centimetri.
  • La nave era lunga 12 metri.
  • Mario ha percorso una strada lunga 5 chilometri.
  • Il castrum era circondato da una palizzata alta 5 metri.
  • La fossa di quel mare è profonda otto chilometri.
  • La galleria di quel paese è lunga ben 6 chilometri.
  • Il territorio nemico si estendeva per duecentoquaranta miglia.
  • Il lago era profondo 500 metri.

Complemento di vocazione/ esclamazione

Il complemento di vocazione indica la persona / animale/ cosa cui ci si rivolge o che suscita in noi qualche sentimento. E’ costituito da un nome/ pronome ed è isolato dal resto della frase tramite una virgola (quando è all’inizio della frase) o da 2 virgole (se è all’interno della frase).

Es. O mio Dio, quanto è passeggera la gloria della bellezza. –  O Virgilio, il tuo grande poema narra gli albori leggendari della storia d’Italia. – Chi tra voi, o amici, mi seguirà?

Il complemento di esclamazione esprime stupore, gioia, dolore, minaccia, ecc. E’ costituito da una interiezione semplice o che introduce un pronome personale, un nome +aggettivo. Talvolta è accompagnato da interiezioni: evviva, me infelice, oh.

Es. Ahime, sono condannato1- Oh, me tapino! – Beati voi!

Esercizi

  • O maestro, dona un libro interessante allo scolaro.
  •  Studia con profitto, o figlio mio.
  •  Oh, poveri noi, siamo creta molle nella mano di quell’uomo! 
  •  O giovane fortunato, hai trovato Omero come cantore del tuo valore!
  •  Oh Eolo, calma i venti col tuo potere.
  • O Marta, diventi ogni giorno più bella.
  • Usate, giovani, la vostra intelligenza davanti a tutte le avversità.
  • Domani posso uscire, nonna?
  • O dei, vegliate su Troia distrutta!
  • Ahi serva Italia, di dolore ostello!
  • Che sciagura ti aspetta, o figlio caro.
  • Quanta vergogna, sei un vigliacco!
  • Che brutta cosa! hai pronunciato frasi indescrivibili.

Complemento di Specificazione

E’ un sostantivo, dipendente da un altro nome, preceduto dalla preposizione semplice o articolata di.  Risponde alla domanda: di chi? di che cosa?

Es. La casa di mio zio è monumento nazionale. –  La gloria di Enea, eroe troiano, è immortale. –  In qualità di insegnante, Giulia, amica di mia madre, è una donna eccezionale.

Il complemento può essere costituito anche dalla particella pronominale ne.

Es. Hai voluto il gatto: ora devi occupartene sempre. – Gli studenti amano Pinocchio e ne seguono le avventure.

Esercizi

  • Ho comprato il libro di quel famoso romanziere.
  • La statua di Cesare era veramente un capolavoro.
  • Il cane di mia nonna avverte il pericolo istintivamente.
  •  Questo genere di proprietà non può recare nessun danno.
  • Dev’ essere valutata la virtù di Marcello in modo adeguato.
  •  La virtù della matrona non può essere strappata con la forza.
  •  A tutti è caro il nome di pace.
  •  Le mura della città furono assalite da una moltitudine di nemici.
  • Le mura di quel borgo città sono assai belle.
  • Quel ramo del lago volge a mezzogiorno.
  • Ieri ho conosciuto un’amica di mia cugina.
  •  Giovedì andrò alla festa del mio amico Dario.
  • Ho preso per sbaglio il libro di grammatica di Andrea.
  •  Ti sei divertito ieri sera a casa di Giuseppe?
  • La macchina del preside è una Mercedes vecchio tipo.
  • Quel ragazzo è figlio di una diva del cinema muto.
  •  L’aranciata di mia sorella si era inacidita.

Complemento partitivo

Indica il tutto di cui si designa una parte: dipende da nomi, pronomi, numerali, aggettivi di grado comparativo o superlativo, da avverbi che indicano idea di parte o di quantità: buon numero, molti, alcuni, parte, tanti, pochi, nessuno, un po’, tre, uno, dieci, ecc. E’ introdotto dalle preposizioni: di tra fra. Risponde alla domanda: chi? Quale di? Quale fra, tra?

Es. Un buon numero di allievi fu promosso.  – Chi tra voi ha la patente? – Una parte di voi pulirà l’aula.

Esercizi

  • Venti delle navi furono affondate.
  • Uno di voi ha risposto.
  • Qualcuno di loro ha messo in giro questa voce.
  • Chi tra gli alunni vuole essere interrogato?
  • Un centinaio di insorti fu fucilato.
  • Il più buono tra gli allievi ebbe il premio.
  • Pochi di questi ragazzi varcheranno il confine.
  • Le maestre volevano tanti di quei libri.
  • Mandami, o amica, qualcuno dei tuoi ragazzi.
  •  Mangiai molti dei panini farciti.
  • Demostene fu uno dei più illustri oratori greci.
  • Nove dei tuoi aerei sono stati abbattuti.
  • Un po’ di pane fa da companatico.
  • Dammi qualcuno dei tuoi bei fazzoletti.
  • Omero è il migliore di tutti i poeti del suo tempo.
  • Chi di voi non ha portato a termine il suo incarico?
  •  Pochi dei presenti applaudirono l’oratore.
  •  Un terzo della banda venne assicurata alla giustizia.
  • La nuova alunna risultò la più preparata della classe.
  •  Il più corretto della squadra ricevette l’elogio del capitano.
  •  Molti tra di voi saranno promossi con lode.  

Complemento di qualità

Indica la qualità morale di una persona o qualità fisiche o temporanee dello spirito. E’ preceduto dalle preposizioni: di – a – da. Risponde alla domanda: quale? Di che sorta? Di che genere?

Es. Socrate fu un uomo di grande ingegno. – Marcello è un uomo di buon animo. –       Incontrò una ragazza dagli occhi azzurri.

Esercizi

  • Il nonno per i suoi tempi era di alta statura.
  •  Quel tedesco è con gli occhi azzurri e i capelli neri.
  •  Mio cugino è un uomo di straordinario valore.
  •  Maria è una ragazza dal carattere allegro.
  •  Catilina era di animo turpe e malvagio.
  • Marina dai capelli bianchi è la madre di Nicola.
  • Quel tuo figliolo è un ragazzo di grande generosità.
  • Spesso si rivelò di ottima indole.
  • Quel gattino è di natura mite e pigra.
  • Il tuo maestro era una persona di grande energia e prodigalità.
  • I Galli furono guerrieri di aspetto fiero e di corporatura gigantesca.

Complemento di denominazione

Serve a denominare una cosa o una persona. E’ formato da un nome proprio preceduto da un nome comune, di significato generico, sia geografico (città, isola, penisola, regno, repubblica, comune, provincia, regione, stato, ecc.) sia di altra natura (mese, nome, cognome, soprannome, pseudonimo, epiteto, titolo, ecc.). E’ introdotto dalla preposizione di.

Es. La città di Firenze è patria di molti grandi uomini. – L’umidità del mese di novembre è molesta. – Molti hanno certamente ammirato il lago di Carezza.

Esercizi

  • La conquista della città di Fiume è opera del grande poeta D’Annunzio.
  • Elba, isola dell’Italia, possiede abbondanti minerali di ferro.
  • Il mese di Febbraio è assai breve.
  • Io prediligo il mese di Aprile.
  •  La città di Roma è assai antica.
  • I genitori gli diedero il nome di Mario.
  •  Visitai con interesse la città di Verona.
  •  Nell’isola di Sicilia l’Etna erutta ancora.
  •  Lungo le coste del fiume Garda vi sono bellissime piante.
  • Il soprannome di Magno è appannaggio di Alessandro.
  • La regione della Puglia è ricca di uliveti.

Complemento di Termine

Indica la persona / cosa a cui è rivolta o su cui va a terminare l’azione espressa dal verbo. E’ introdotto sempre dalla preposizione a. Risponde alla domanda: a chi / a che cosa?

La preposizione non compare davanti ai pronomi personali atoni: mi – ti – gli – le – si – ci – vi – loro – che hanno già in sé il valore di complemento di termine.

Davanti al pronome relativo – cui – la preposizione – a – si può anche omettere.

Es. Il maestro donò il libro allo scolaro diligente. –   Io regalo una mela a Dario. – Ho telefonato a Corrado.

Esercizi

  • Tu sei resistente a tutte le fatiche.
  • Il buon fanciullo donò al povero una moneta.
  •  La patria ci domanda fede, obbedienza, operosità.
  •  Il contadino, zio di Michele, donò al figlio un intero campo.
  • Era intento al suo lavoro di aratura del campo.
  •  Il maestro, mio buon amico, dà agli scolari, studenti modello, ottimi ammonimenti.
  • Il cameriere mi ha portato il conto e io gli ho lasciato la mancia.
  • Il più caro amico di Carlo gli inviò alcune lettere.
  •  Ieri la mia sorellina più piccola fece parecchi capricci e la nonna le diede una punizione.
  •  Il denso fogliame dell’albero fornirà ombra e frescura agli accaldati viandanti.
  • Il direttore tecnico della fabbrica ti ha affidato un incarico delicato.
  • Certi elettrodomestici sono assai utili alle massaie.
  • La notizia ferale arrivò subito a Francesco.

Complemento vantaggio/ svantaggio (comodo/incomodo)

Indica la persona o la cosa a vantaggio o svantaggio della quale si compie l’azione.

Risponde alla domanda: Per chi / per che cosa? A vantaggio / svantaggio di chi/di che cosa?

E’ preceduta dalle preposizioni a – per – in – contro – verso, ecc.

Es. Questo sarà una rovina per te. –   Nutro viva gratitudine verso mio padre.

Esercizi

  • La compagnia dei cattivi sarà dannosa per i giovani.
  • Gli oppositori in questa materia hanno avuto riguardo non tanto per gli alunni quanto per gli insegnanti.
  • Demostene scrisse contro Filippo, re dei Macedoni, violente orazioni.
  • L’ira di Achille contro Ettore, difensore della città di Troia, è l’argomento del poema epico l’Iliade.
  •  Il giovane avvocato parlò con veemenza a favore di tutti gli accusati.
  • Cicerone parlò spesso contro Catilina e i suoi seguaci.
  • Molti scienziati hanno sacrificato parte della loro vita nell’interesse dell’umanità.
  • Marcello ha stipulato una polizza di assicurazione a favore del figlio Marco.
  •  Nel collegio di quella città tutti hanno votato a favore di Marcello.
  •  A favore di chi furono promulgate quelle leggi?

Complemento di fine/scopo

Indica il fine, lo scopo per cui si compie l’azione. E’ introdotto dalle preposizioni a – per. Più raramente si trovano – in a di – oppure lelocuzioni – allo scopo di – a scopo di – in vista di – al fine di – ecc. Risponde alla domanda: per qual fine / a quale scopo?

Es. Per l’educazione di quel giovinastro è necessario il collegio. – Non usare troppi gingilli ad ornamento della tua persona. – L’oratore parlerà a Roma per la commemorazione di Dante, nostro maggiore poeta.

Esercizi

  • Nelle case dei poveri spesso manca la legna per il riscaldamento.
  • Nel quartiere Mazzini a Lecce c’è una fontana per abbellimento.
  • Per l’apprendimento della grammatica è sufficiente un po’ di attenzione.
  • Per la conquista della libertà ci sono stati molti martiri.
  • Sono stati inviati soldati in aiuto delle popolazioni del Lazio.
  •  Pompeo inviò dei soldati in aiuto alle truppe sconfitte.
  • Ti chiamerà in aiuto spesso.
  • La grammatica è utile per una corretta dizione delle parole.
  • In casa mia manca spesso l’acqua per il riscaldamento.
  • Per la difesa della patria sono morti tanti giovani eroi.
  • Faccio leggere molti libri per l’istruzione dei piccoli.
  • Quell’uomo ha agito a fin di bene.
  • Le due squadre combattono per lo scudetto.
  • Maria ha comprato due album da disegno.

Complemento d’agente

 Indica la persona / l’essere animato o la cosa personifica da cui è compiuta l’azione nelle proposizioni passive. Risponde alla domanda: da chi?

Es. La mamma fu curata da Marco, il nostro medico di famiglia. –  Il Decameron è stato scritto da Giovanni Boccaccio. – Gli uomini sono stati creati da Dio.       

Esercizi

  • Ai bambini nostri vicini di casa furono donati dalla mamma di Nicola alcuni libri di narrativa.
  • Dalle api, lavoratrici pazienti, ci è offerto un grande esempio di operosità.
  • Tarquinio il superbo, settimo re di Roma, fu scacciato vergognosamente dai cittadini.
  • La signora colpevole viene biasimata da tutti.
  • Il terzino della squadra nazionale fu espulso dall’arbitro.
  • La città di Albalonga fu fondata da Iulo, figlio di Enea, eroe troiano.
  •  Una splendida traduzione dell’Iliade di Omero fu realizzata dal grande poeta Vincenzo Monti.
  • I nostri amici sono lodati da tutta la città.
  •  I figli sono educati dall’esempio dei padri.
  • La patria fu salvata dal coraggioso capitano.
  • L’esca è stata inghiottita da un grosso pesce.

Complemento di causa efficiente

Indica la cosa da cui è prodotta l’azione di un verbo passivo. Risponde alla domanda: da che cosa?

Es. Il generale non fu atterrito dalle difficoltà dell’impresa. –  I fiori sul balcone erano gelati per il freddo pungente e il vento di tramontana.

Esercizi

  • Sono soddisfatto della vostra risposta.
  • Molti scolari imparano poco per la loro distrazione continua.
  • La vita nel deserto è penosissima per la mancanza di acqua e di vegetazione.
  •  Ulisse era apprezzato dai suoi compagni per l’intelligenza e l’astuzia.
  • La vita della nostra famiglia fu assai triste in quei lunghi mesi a causa della malattia della nonna.
  • I genitori furono contenti per il risultato eccezionale degli studi del figlio maggiore.
  • L’Italia con le sue coste è assai umida a causa dei venti.
  •  L’albero fu sradicato dai forti venti di tramontana.
  • Oggi muoio di fame e di sete.
  •  Mario è stato punito per la sua negligenza.
  • Non riesco a parlare per i forti dolori addominali.
  • Ti punisco per la tua incapacità.

Complemento di tempo

Indica il tempo in cui avviene, è avvenuta o avverrà una determinata azione o fatto.

Può essere:

1.Determinato: se indica l momento preciso in cui avviene, è avvenuta o avverrà una determinata azione. E’ introdotto dalle preposizioni: in – a – di – al tempo di – durante.   Risponde alla domanda: Quando? In qual tempo?

Es. Alle ore cinque prenderemo il the. – Le scuole si aprono nel mese di ottobre. –       L’America fu scoperta nell’anno 1492.

 Se l’indicazione è approssimata si usano: verso circa su intorno a.

Es.  E’ arrivato vero le dodici. –  Ci incontreremo intorno a mezzanotte.

 Esercizi

  • Nel dolore innalziamo il nostro animo a Dio, consolatore di ogni sofferenza.
  •  Ti considero il mio consigliere nelle incertezze.
  •  Ti ammiro, o Cesare, superbo condottiero romano nella guerra contro i Galli.
  • Di sera vado a casa.
  •  Di notte le strade sono illuminate.
  • L’anno scorso ho visto Carlo, il più caro amico di Luigi, nipote di nonna Clelia.
  •  Il 25 aprile di ogni anno commemoriamo la nascita di Marconi, grande inventore italiano.
  •  La prima guerra dell’indipendenza italiana fu combattuta nel 1848.
  •  D’inverno molti animali cadono in letargo.
  • Nell’anno in corso accadranno molti lieti eventi.
  •  Nel Medioevo furono istituite molte associazioni con caratteri militari.
  • L’anno stesso della mia nascita morì uno dei miei nonni.
  • Nella mia fanciullezza ho effettuato molti viaggi.

2.Continuato: se indica per quanto tempo dura, è durata o durerà un’azione. E’ introdotto dalla preposizione perin – durante – oltre – da – ecc. Risponde alla domanda: per quanto tempo?

Es. Regnò per 30 anni. – Tutta l’estate vado al mare. – La vita di alcuni insetti dura talvolta poche ore.

Esercizi

  • I Romani, vincitori di Annibale, duce cartaginese, per 10 anni ebbero la pace.
  • La cicala canta per tutta l’estate.
  •  Non bevve per due giorni e due notti.
  •  Si fermerà due giorni a Milano per lavoro.
  • Quel ragazzo è vissuto solo per 13 anni.
  • Solo per poche settimane fu felice.
  • Pochi minuti è durata la visita del mio amico.
  • Per tutta la notte cercarono le tracce del cane.
  • Le tue piante dureranno per tutta l’estate.
  • Lasciami sognare solo per mezz’ora.                  
  • In gioventù era un bravo chitarrista.
  • Abito a Roma da molti anni.

Complemento di luogo

Indica il luogo, reale o figurato, in cui si svolge una determinata azione.

I complementi di luogo sono 4:

1.Stato in luogo: Indica il luogo in cui o dentro cui si trova qualcuno/ qualcosa, avviene un fatto/ si verifica una situazione. E’ introdotto dalle preposizioni semplici o articolate: in – su – a – sotto – fuori – dentro – ecc.; o da locuzioni: all’interno di – accanto a – nei pressi di – ecc. Dipende da vb. o nomi che indicano quiete. Risponde alle domande Dove? In qual luogo?

 Es. Il corvo aveva il suo nido sulla cima della quercia. – Dove sei? In giardino o in casa? –  I figli di mio fratello vivono in Puglia.

             Esercizi

  • Nell’isola d’Elba ci sono moltissimi giacimenti di ferro.
  • Molti grandi artisti sono nati e vissuti nella città di Firenze, capoluogo della Toscana.
  •  Non cercare quel documento tra le carte del tuo scrittoio; lo troverai sul mio tavolo.
  •  Nell’animo di Achille, l’eroe greco figlio di Teti, ardeva un’ira violenta per il desiderio di vendetta.
  • Cesare non ostentò le insegne del titolo di imperatore sui fasci.
  • Sto a casa di mia sorella Carla.
  •  Quest’estate sarò al mare di Cesenatico, un paese molto grazioso.
  •  Il discorso fu pronunciato davanti ai triumviri della figlia di Quinto.
  •  I ragazzi fecero una lunga passeggiata nei boschi.
  •  Nei dintorni di Roma si scorgono molti tratti degli antichi acquedotti.
  • I cacciatori si erano appostati con gli amici in una zona del bosco.
  •  Faremo colazione sotto questi alberi.

 2.Moto a luogo: indica il luogo, reale o figurato, verso cui ci si dirige. E’ introdotto dalle preposizioni: in – a – da – per – su – verso – sopra – sotto; o dalle locuzioni: in direzione di – alla volta di – ecc. Dipende da vb o nomi indicanti movimento. Risponde alla domanda: verso dove?

Es.     Vado al mare. –  Tutte le strade consolari conducevano a Roma. –  Sono andati al cinema.  

Può essere anche espresso dagli avverbi di luogo qui – qua – lì – là – dove; e dalle particelle ci – vi.

Es: Venite qua! –  Ci andremo domani.

Esercizi

  • Siamo arrivati a Lecce ma ripartiremo stasera.
  • Non infondete cattivi insegnamenti nell’animo gentile delle fanciulle.
  • Nel cuore umano si insinua talvolta un senso di stanchezza e di sfiducia.
  •  L’ascendere sulle più alte vette delle montagne procura di norma un piacere vivissimo.
  • Cesare, fratello di Catia, è andato a Roma e ha incontrato un amico del nonno.
  •  Si diressero velocemente al porto.
  •  Venne a Lecce, la città natale di suo padre.
  •  Mi recai in montagna con i compagni di classe.
  • Il ritorno a casa non fu agevole.
  • Entrai a casa della zia con serietà.
  • Verrai mai a Londra?
  • Il viaggio verso Torino fu assai lungo.
  • Porsenna voleva penetrare in città velocemente.

3.Moto da luogo: indica il luogo reale o figurato da cui qualcuno proviene o da cui prende inizio l’azione. E’ introdotto dalle preposizioni: da – di.

Dipende da vb. o nomi indicanti provenienza. Risponde alla domanda: da qual luogo?  da dove?

Es. Dalla campagna di Rosa, sorella di Carlo, portarono molta legna. – Vengo da Roma. – Dall’Etna uscì un grandissimo fiume di lava.

Può essere anche espresso dalle locuzioni: da qui – da qua – da lì – da là – da dove – da laggiù – da lassù – oppure dalla particella avverbiale ne.

Es.La corda pende da lassù – Da dove arriverai? – Vuoi notizie della casa di campagna? Ne vengo proprio adesso.

Esercizi

  • Cesare dalla Britannia ritornò sulle coste galliche.
  • La traversata del tratto di mare da Napoli all’isola è brevissima.
  • Le ragazze uscirono di casa assai presto.
  • Da quella lunga assemblea i rappresentanti uscirono affranti.
  • Da Napoli partimmo alla volta dell’isola di Capri.
  • Una folla affluì allo stadio da tutti i quartieri della città.
  • Il mio ritorno dalla Sicilia fu felicissimo.
  • Dalla Libia giungemmo in Italia dopo 5 giorni.
  • Il ritorno dalla campagna avviene durante un furioso temporale.
  • Da casa tua provengono bellissimi suoni.
  • Sono tornato poco fa dal cinema.

    4.Moto per luogo: indica il luogo reale o figurato attraverso il quale qualcuno transita. Dipende da vb. che indicano movimento. E’ introdotto dalle preposizioni: per – attraverso a – in – da – o dalla locuzione in mezzo a. Risponde alla domanda: per dove? attraverso dove?

Es. Per quella stradina raggiunsi subito la stazione. – Per il Passo del Gran Sasso abbiamo raggiunto la meta. – Fuggirono attraverso il bosco.

Può anche essere espresso dalle locuzioni: da qua – da qui – da là – da lì – da dove; o dalle particelle ci – vi.

Es. Da lì non si può passare. – Non uscirò mai dalla finestrella.

Esercizi

  • Vengo da te attraverso le Alpi.
  •  Molti popoli stranieri entrarono in Italia per le Alpi orientali.
  • Attraverso il cunicolo raggiungemmo la meta.
  • Attraverso vie antichissime i pellegrini raggiunsero Roma.
  •  Per la via del mare si diffusero gli elementi delle antiche civiltà.
  •  Per i campi si raggiunge prima la città.
  • Per il grande ghiacciaio scalarono la vetta.
  • Pedalammo attraverso le vie della città.
  • Per la linea di Bologna arriverò prima da te.
  • Ritorneremo in città attraverso i prati.
  • Il corteo è sfilato attraverso il centro.

Spesso questi 4 complementi possono indicare un luogo figurato.

Es. Stato in luogo: Sei in errore – La nonna vive in ansia.

       Moto a luogo: La lira è salita alle stelle – Mettiti in testa ciò.

       Moto da luogo: Dalla limitazione all’avidità il passo è breve. – Vieni incontro ai     

                                miei desiderata?

       Moto per luogo: Che ti passa per la mente? – Sei passato attraverso duri    

                                  imprevisti.         

Complemento di compagnia/unione

Indica la persona, l’animale o la cosa insieme alla quale si compie un’azione. E’ introdotto dalla preposizione con o dalle locuzioni: insieme a – in unione a – in compagnia di – ecc.  Risponde alla domanda: con chi / con che cosa?

Sono complementi di unione anche quelli introdotti dalla preposizione a, in espressioni come: pasta alle rape; spaghetti alla e vongole; tagliatelle al ragù; risotto allo zafferano; thè al limone.

Es. Vidi tua sorella col suo amico. – Gioco con mio fratello Dario. – Ceneremo stasera con alcuni parenti.

    Esercizi

  • Alcuni patrioti parteciparono con Garibaldi alla liberazione dell’Italia del Sud. –  Marco partì con una valigia enorme.
  •  Colombo partì per le Americhe con 3 caravelle.
  • Queste pecore con 3 capre e pochi vitelli sono l’unica ricchezza di quel poveretto.
  • Enea fuggì da Troia con Anchise, il suo vecchio padre e col giovane figlio.
  •  Passeggiava nel bosco con un’amica.
  •  Michelangelo unì l’arte alla forza.
  • Elena venne da me con un bellissimo dono.
  •  I Romani con i Sabini formarono un unico popolo.  
  • Con mio fratello Carlo raggiungo la scuola a piedi.
  • Ho mangiato un panino con la mortadella.

Complemento di causa

Indica la causa, il motivo di un fatto. E’ costituito da un nome o un pronome. Preceduto da preposizioni: a didapercon, o da locuzioni prepositive: a causa di – a motivo di – a cagione diper via di in conseguenza di – ecc. Risponde alla domanda: perché? Per quale motivo? Per quale causa?

Es. Maria era contenta della vostra gioia. –  Marco si coprì il viso per il troppo freddo. – Ti amo per i tuoi pregi.

            Esercizi

  • Questo guaio è avvenuto per la tua indolenza.
  • Vi siete rallegrati molto per la mia promozione.
  • Morirono per la fame e il freddo.
  • Non imparate molto a causa delle continue distrazioni.
  • A causa del temporale ci rifugiammo in casa.
  • Per la mancanza di cibo in breve l’uomo morì.
  • Pochi si rallegrarono per i successi dell’amico.
  • I nonni sono contenti per il tuo brillante percorso.
  • Ulisse era lodato per la sua astuzia.
  • Non ho letto quei libri per l’eccessiva prolissità.
  • Con queste continue piogge tutta la città è diventata una palude acquitrinosa.
  • I campi sono allagati a causa delle piogge.
  • E’ mancata la luce per un corto circuito?

Complemento di Mezzo / strumento

Indica il mezzo o lo strumento con cui avviene un’azione. E’ costituito da un nome preceduto dalle preposizioni semplici o articolate: a – di – per – con – in – mediante – attraverso o dalle locuzioni per mezzo di – grazie a – per opera di – ecc. Risponde alla domanda: con che mezzo/strumento?

Es. Con le forbici taglio l’erba. – Vediamo con gli occhi, sentiamo col cuore. – I tori trafiggono i nemici con le corna.

Esercizi

  • Con un discorso serio il professore ha spiegato agli alunni l’importanza di un buon comportamento.
  •  Seppe tutto per mezzo degli ascoltatori.
  • Con la loro proverbiale pazienza i monaci trascrissero molti antichi codici.
  • Con la sua condotta imprudente il console provocò la sconfitta del suo esercito.
  • Con la trasmissione televisiva di ieri si è concluso il ciclo di documentari sull’Africa.
  •  Cesare apprese quella notizia per mezzo degli esploratori.
  • Gli arcieri romani colpivano i nemici con le frecce.
  •  La chiesa fu adornata con grandi mazzi di gladioli.
  •   Spesso raggiungo la scuola con i mezzi pubblici.
  •  Un tempo i contadini solcavano la terra con l’aratro.
  • Sono arrivato in treno.
  • Gli hai parlato per telefono?
  • Grazie alle sue indicazioni ho trovato subito l’hotel.
  • L’impianto di casa tua funziona a metano?

Complemento di modo/maniera

Indica il modo con cui si compie l’azione del verbo. E’ un nome preceduto dalle preposizioni semplici o articolate adi – in – con – per – da – secondo – senza – ecc. o da locuzioni: alla maniera di – al modo di – ecc. Risponde alla domanda: in che modo/maniera?

Es. Faccio i compiti con sveltezza. – Elena sorride a tutti con gentilezza. – Sergio gioca a calcio con passione.

Spesso il complemento di modo può essere espresso con un avverbio di modo (bene, male, coraggiosamente, ecc.) oppure da locuzioni avverbiali di modo (alla rinfusa, alla carlona, a malincuore, ecc.). Essi danno luogo ad un complemento avverbiale di modo.

Esercizi

  • I ciclisti erano incitati a voce alta.
  •  Il ragazzo mangiava con appetito.
  • Ascoltammo in silenzio l’oratore.
  • Ho letto con cura la lettera di tuo fratello.
  •  I ragazzi ascoltarono a capo chino i rimproveri del nonno.
  • I nomi degli alunni sono stati registrati dalla segreteria della scuola in ordine alfabetico.
  •  Il comandante nemico in tono supplichevole chiese la pace al senato romano.
  •  Mario legge con attenzione il suo giornale.
  • Lucia spende con molta parsimonia.
  • Il pittore ti ha ritratto con molta cura.
  •  Il vigile affrontò i banditi con molto coraggio.
  • Abbiamo accolto la notizia del tuo ritorno con indicibile gioia.
  •  Cicerone pronunziò l’arringa con voce vibrante.

Complemento di limitazione

Indica entro quali limiti o sotto quale aspetto si debba considerare una persona / cosa.

Dipende da verbi, nomi, aggettivi ai quali è unito tramite preposizioni semplici o articolate: a – da – di – in – per – ecc.; o per mezzo di locuzioni: rispetto a – limitatamente a – in quanto a – secondo – ecc. Risponde alla domanda: relativamente a che cosa? Rispetto a cosa? In che cosa?

Es. I Greci superavano i Romani nella cultura. –  All’aspetto non dimostra i suoi anni. – Secondo noi dovresti studiare di più.

Esercizi

  • Lelia, figlia di Gaio, riprodusse nel parlare l’eleganza del padre.
  •  Tuo fratello Cesare è molto alto per la sua età.
  •  A parere mio tutte queste cose non sono veritiere.
  •  Cicerone superò tutti gli oratori del suo tempo per chiarezza.
  •  Il mio vicino è italiano di sentimenti ma tedesco di nazionalità.
  • I romani antichi superarono tutti gli altri popoli per resistenza alle fatiche.
  • Per forza d’animo gareggia con i più forti.
  •  Marco è molto debole per carattere.
  • Sei diverso da tutti per la tua sensibilità.
  • A parole siamo tutti economisti.
  • Quanto a soldi, ne hai abbastanza?

Complemento di argomento

Indica la persona, l’animale, la cosa intorno alla quale si parla o si scrive. E’ introdotto dalle preposizioni: disusopra; o dalle locuzioni: intorno a – circa – riguardo a – a proposito di – ecc.

E’ retto da verbi come: parlare, scrivere, dire, discutere… o da sostantivi come: libro, discorso, opera, ecc.  Risponde alla domanda: su che? Su di chi? Intorno a chi/ a che cosa?

Es. Cesare scrisse gli appunti sulla guerra gallica. – Abbiamo parlato spesso di voi. –

     Ho letto un interessante libro sulla storia di Camillo.

Esercizi

  • Il trattato sulla chirurgia è molto interessante.
  • Questo libro tratta delle nuove invenzioni e scoperte del secolo.
  •   La discussione sull’opposizione alla nuova legge durò 3 ore.
  •  Lucrezio compose un poema intorno alla natura delle cose.
  •  Sono noti i Commentari di Giulio Cesare sulla guerra civile.
  •  Ti ho inviato quel trattato sulla botanica.
  •  Quelle ragazze parlerebbero solo di vestiti alla moda.
  •  In questo capitolo del romanzo l’autore parla degli scioperi degli operai.
  •  Mi hanno dato un’informazione inesatta sull’arrivo dei treni.
  •  I deputati hanno discusso a lungo sul bilancio della pubblica istruzione.
  •  Quel critico ha parlato con molta ammirazione di questo film sui partigiani.
  •  Mia sorella ha ascoltato una interessante conferenza sulla musica di Vivaldi.
  •  Nella piazzetta del villaggio gli agricoltori discorrevano dei danni della grandine.
  •  Abbiamo visto in libreria un bellissimo volume sugli uccelli acquatici.
  • Ti spedirò la bozza dell’articolo intorno ai nuovi sistemi di irrigazione.
  • Sul tema della fame nel mondo è stata organizzata una mostra fotografica nell’atrio della scuola.
  • Sono stato informato da mio fratello sulla concessione di un contributo finanziario al vecchio ospedale.
  •  Le mie cuginette mi hanno raccontato alcuni particolari sul loro viaggio a Parigi.                                                      

Complemento di prezzo/ stima

Indica quanto si valuta moralmente o materialmente una persona /cosa; il prezzo o valore di una determinata cosa. E’ retto da un nome o avverbi vari dipendenti da verbi o espressioni che indicano: stimare, valutare, tenere in conto di, ecc. Risponde alla domanda. Quanto? A quanto? Per quanto?

Es. Io vendo il frumento a caro prezzo. –   Stimo quei vasi cento euro. –   Valuto poco quel tuo lavoro.

Esercizi

  • Il solo parco fu valutato anni fa 100 lire, ora è stato venduto per 60mila lire.
  • Quel ragazzo apprezza poco l’autorità di suo padre.
  •  Durante la guerra le merci di ogni specie sono vendute a caro prezzo.
  • I raccoglitori, amanti delle rarità, comprano spesso alcuni pezzi a cifre altissime.
  • La casa colonica fu stimata da Mario 10 euro a causa dell’incendio.
  •  Ha comprato quel maiale per 50 euro.
  • Ha comprato l’olio pagandolo il doppio.
  • Quel fanciullo non è molto apprezzato dai compagni.
  • Quel libro antico è valutato 1000 dracme.
  • Tu sei stimato quanto meriti.
  • Questo oggetto artistico fu stimato 1000 lire.

Complemento di colpa / pena

Indica la colpa di cui una persona è accusata. E’ espresso da un nome preceduto dalle preposizioni: di – per.  E’ retto da verbi / aggettivi/ participi che indicano accusa, colpa, ecc. Risponde alla domanda: Di che? Per quale colpa?

Es. Mario fu processato per furto. – Fu incolpato per trascuratezza.

Può indicare anche colpe di tipo morale.

Es. Non accusare gli altri del tuo insuccesso. – Perché mi tacci di ingratitudine?

Il complemento di pena indica la pena a cui una persona è stata condannata o prosciolta. E’ un nome preceduto dalle preposizioni: a – di – per – con; dipende da vb. indicanti condanna, assoluzione, ecc. Risponde alle domande: a che? Da che? A quale pena?

Es. Egli fu condannato alla prigione. – I ribelli non poterono essere assolti dalla sedia elettrica; – Il poeta Ovidio fu condannato da Augusto all’esilio.

Può indicare anche una punizione di tipo psicologico o morale.

Es.  La sua viltà lo condanna al disprezzo della gente.

Esercizi

  • Molti cittadini furono condannati a morte.
  •  Marco fu multato di 50 euro.
  • Milziade fu accusato di tradimento verso la patria e condannato all’esilio.
  •  La ladra fu condannata al doppio della pena.
  • Tu sei stato accusato di ipocrisia.
  • Fabio Filzi fu condannato al patibolo.
  • Milziade fu assolto dalla pena capitale.
  • I Cristiani furono condannati alle bestie.
  • Il popolo fi accusato di violazione della quarantena.
  • I ragazzi furono accusati di indisciplina.
  • Socrate fu accusato di empietà verso lo stato.

–     Egli sarà processato per appropriazione indebita.

– Il ladro sarà condannato al doppio della pena.

Complemento di abbondanza/ privazione

Indica ciò di cui una persona abbonda o di cui è privo. E’ costituito da un nome preceduto dalla preposizione di; dipende da verbi/ aggettivi tipo: abbondare, caricare, colmare, riempire, essere ricco, ecc.

Il complemento di privazione è retto anche dalla preposizione e dipende da verbi: abbisognare, mancare, privare, spogliare, essere privo, ecc. Risponde alla domanda: Di che? Di chi? Di che cosa abbondate / siete privi?

Es. Quel poveretto è pieno di debiti. – Gli abitanti furono privati dei loro campi. –

      Cesare era dotato di grandissima intelligenza.

I 2 complementi possono essere anche costituiti dalla particella pronominale ne.

Es. Vuoi il cioccolato? Ne siamo sprovvisti.

Esercizi

  • I nostri nemici furono spogliati delle armi.
  •  La mente di quel fanciullo è ricca di ottime qualità.
  •  La Sicilia abbonda di olio e vini pregiati.
  •  L’uomo, privo di risorse intellettuali, desidera sempre la compagnia degli altri.
  • Le gloriose imprese di quell’eroe riempiono di orgoglio l’animo dei suoi concittadini.
  • Dal testamento del padre egli viene privato di ogni bene.
  • Da una settimana manco di vostre notizie.
  •  Ettore, guerriero troiano, spogliò Patroclo delle sue armi.
  •  La casa di quei nostri vicini in montagna, è rigurgitante di opere rare.
  •  Lo schiavo riempì le anfore di vino purissimo.
  • La buca è piena di detriti.
  • La giacca di Marco è priva degli alamari.

 Complemento di separazione/allontanamento

Indica la persona/ cosa, reale o figurata, da cui ci si allontana. E’ caratterizzato da un nome preceduto dalla preposizione semplice da; dipende da verbi, nomi, aggettivi che indicano separazione, allontanamento, distacco, ecc. Risponde alla domanda: Da chi? Da che cosa?

Es. Non allontanarti dalla strada principale. – Pompeo si separò volentieri dai suoi beni. – Non sopporterò oltre il distacco dai miei cari.   

Esercizi

  • I grandi artisti si liberano presto dall’imitazione degli antichi.
  • Le Alpi separano l’Italia dalla Francia.
  • Attilio Regolo si staccò dai suoi con grande fermezza d’animo.
  • L’Europa è separata dall’Africa per mezzo dello stretto del Bosforo.
  • I Pirenei dividono la Francia dalla Spagna.
  • Qual è la causa della separazione del figlio dai genitori?
  • Lo studio delle arti ci libera dall’ipocondria.
  • Maria fu allontanata dalla scuola per i suoi comportamenti violenti.
  • Molti furono liberati dalle catene per buona condotta.
  • Mi sono volentieri allontanata dalla casa della mia amica.
  • Si separò dagli amici, rei di molte colpe. 

 Complemento di distanza

Precisa la distanza che intercorre tra due persone, cose, ecc. Risponde alla domanda: Quanto distante?

Es. La casa distava venti miglia dalla città. – E’ lontano mille miglia dal borgo. – Marco era a pochi metri dalla meta.

Esercizi

  • Il paese dista 70 km da Torino.
  •  Mario abitava a due passi da casa mia.
  • Tra una ventina di metri troveremo la retta via.
  • Napoli dista da Reggio circa 400 km.
  • La mia villa è distante dalla tua circa 300 metri.
  • Il campeggio distava dalla città all’incirca 2 Km.
  • Una distanza enorme c’era dal confine dello stato.
  • Il lago distava dalla campagna due miglia.
  • Alcune stelle distano spazi indecifrabili dalla Terra.
  • Perché papà tiene il giornale a pochi centimetri dagli occhi?

Complemento di esclusione

Indica chi/ che cosa resta escluso da quanto detto dal vb. E’ introdotto dalla preposizione senza – e dalle locuzioni: eccetto – tranne – fuorché – ecc.

Es. Vennero tutti alla mia festa fuorché Elisa.- Eccetto questo libro, leggerò gli altri.

Esercizi

  • Marco è arrivato senza suo fratello.
  • Il piccolo sapeva vedere l’orizzonte senza cannocchiale.
  • Mi piacciono tutti i dolci tranne la crema.
  • Ad eccezione di Paola tutti sorridono.
  • A parte tutte le domeniche, studio sempre.
  • Conosco tutti tranne Giorgio.
  • Eccetto Ferragosto starò sempre a casa.
  • Tutte le piante del mio giardino sono fiorite, eccetto la tua.
  • Nella frana morirono tutti, eccetto due giovani ragazze.
  • Non andare a scuola senza i libri di latino.
  • Catilina aveva tutti i vizi, eccetto quello della vigliaccheria.
  • Nessuno mi ama, tranne mia sorella.

Complemento di sostituzione /scambio

Indica la persona/ cosa che viene sostituita / scambiata con un’altra. E’ introdotto dalla preposizione per o dalle locuzioni: al posto di – invece di – in luogo di – in cambio di – ecc.

Es. Ha pagato lui per tutti. – Ma per chi lo avete preso? – In cambio della merenda ti darò il mio libro.

Se riferito a persone può essere costituito da espressioni col possessivo: al posto suoin vece nostra -, ecc.

Esercizi

  • Per il sindaco, era presente il suo vice.
  • Mi avete scambiata per la Befana?
  •  Invece della pastina lessa, vorrei le tagliatelle.
  • Ha preso la mia borsa invece della sua.
  • Invece di quel quadro, ti darò un soprammobile.
  • Invece della sorella fu premiato Mario, il mio più caro amico.
  • Invece delle gioie molti ragazzi danno tante sofferenze ai genitori.
  • Invece della lezione di storia, oggi parleremo degli stati italiani.
  • Non dare a tuo padre lucciole per lanterne!
  • A Roma, in caso di necessità, era eletto un dittatore al posto dei due consoli.

Complemento di origine/ provenienza

Indica il luogo/ la famiglia/ il ceto sociale ed economico da cui proviene qualcuno/ qualcosa (anche in senso figurato). E’ introdotto dalla preposizioni da – di.  Dipende da vb: nascere, discendere, derivare, provenire; o da aggettivi tipo: nativo, originario, ecc. Risponde alla domanda: Da dove? Da chi?

Es. Dall’avidità derivano molti mali per gli uomini. – Cesare nacque dalla gens    

        Iulia. –  Il fiume Po nasce dal Monviso.

    Esercizi

  • Dall’avidità provengono molti mali.
  • Marco derivava da una nobile famiglia.
  • La lingua francese deriva dal latino.
  • Tutti i guai derivarono da quella orribile bugia.
  • Quel treno proveniva da Yuma.
  • Alfieri nacque ad Asti da nobile famiglia.
  • Minerva scaturì integra dalla testa del padre Giove.
  • Dai genitori ereditiamo forza e coraggio.
  • Dalla lettura di buoni libri hai tratto molti interessanti spunti.
  • Da una piccola scintilla può derivare un grande incendio.  

Complemento di materia

Indica la materia/ sostanza di cui è fatto un oggetto. E’ retto dalla preposizione diin. Risponde alla domanda: Di che materia?

Es. Ha comprato un bracciale d’oro. – Quel mestolo era di legno. –  La statua di marmo si ruppe nell’atrio della casa.

Esercizi

– Anticamente i romani abitavano in case di marmo.

– Compravano moltissimi oggetti di ebano.

– Un pallone di cuoio ha colpito uno sciame di api.

 – In montagna ho visto una bella baita di legno.

-Mi hanno regalato un bel vaso d’argento.

 Gli abiti di seta di quello stilista stanno andando a ruba.

–  La mia casa è stata costruita di pietra leccese.

– I maglioni di lana proteggono bene dal freddo.

–  In estate mio fratello costruisce castelli di sabbia.

 – Quel gelataio abita in una capanna di verdi frasche.

– Un tempo gli uomini usavano monocoli di osso.                                                               

– Le ruote sono in lega leggera.

Complemento di paragone

Indica il secondo termine di un confronto. Accompagna il comparativo di maggioranza e di uguaglianza. E’ introdotto da: dipiù di – più che – meno di – così…come – tanto… quanto – ecc.

Es. Marco è più interessante di Paolo. –  Silvia è meno diligente di Maria. –  Catone fu più severo di molti suoi contemporanei.

Esercizi

  • Nessun animale è più simile all’uomo della scimmia.
  •  Il tempio di Giunone è più interessante di quello di Vesta.
  • Nessuna virtù è più valida dell’amor di patria e della concordia dei cittadini.
  •  Il ferro è più necessario dell’oro e dell’argento.
  • Le cose più ardue non sono sempre le più utili.
  • Che cosa è più interessante della mente umana?
  •  Il legno di quel cassettone è più duro di quello della cucina.
  • Mio fratello ama i fumetti più dei romanzi d’avventura.
  •  Spesso le buone maniere sono più efficaci delle urla.
  • Il velluto di quel divano è più morbido di una pelle di bambino.    
  • La squadra del Milan è più forte della Iuventus.
  • La lira vale molto meno del franco.  

Complemento distributivo

Indica in che modo viene distribuita una determinata cosa in rapporto al tempo, alla quantità, al peso, all’ordine. E’ introdotto dalle preposizioni: per – a – su – che spesso possono anche mancare. Risponde alla domanda: Quanti per ciascuno? A quanti per volta?

Es. I soldati marciavano a 4 per volta. –  Distribuì ai cittadini dieci moggi di grano ciascuno.

Esercizi

  • Marco mangiava 10 mele alla settimana.
  • Gli scolari procedevano per 4.
  • Siete arrivati a due a due.
  • Prendete 3 barattoli per ciascuno.
  • Hai sbagliato due esercizi su quattro.
  • Questo nastro costa dieci centesimi al metro.
  • Hai percorso la strada a 10 km all’ora.
  •  Il medico mi ha prescritto una pastiglia ogni 8 ore.
  • Leonida distribuì due armi per ciascuno.
  • La Sicilia distribuisce 2 quintali di arance per ciascun paese. 

Complemento di età

Esprime l’età di una persona/ animale.  E’ introdotto dalle preposizioni a – su – o dalle locuzioni: all’età di – in età di – ecc. Risponde alla domanda: A che età? Di che età? Quanti anni ha?

Es. A dieci anni si è ancora bambini. – Si sposerà a 24 anni. – Era una giovane sui 18 anni.

      Esercizi

  • E’ un vecchio di 80 anni ma è ancora capace.
  •  La zia di Marco è una signora di 50 anni.
  •  Avete comprato quel cucciolo di pochi mesi?
  • Maria si è laureata all’età di 22 anni.
  • A 18 anni Laura ha preso la patente.
  • Annibale, all’età di 18 anni, giurò odio eterno ai Romani.
  • All’età di 20 anni andò via dal paese.
  • All’età di 4 anni si succhia ancora il pollice.
  • Circa a 60 anni andò in pensione.
  • Si ritirò a vita privata in età ancora giovanile.

Complemento di quantità/ misura

Precisa le dimensioni (numero, misura, quantità, peso, lunghezza, ecc.) di un oggetto. E’ introdotto dalle preposizioni di – per – su – ecc. Risponde alla domanda: Quanto lungo, quanto pesa, ecc.?

Es. Quella zona misura 230 mq – E’ un tavolo di 1 metro e mezzo. – La campagna si estende per molti chilometri.

Esercizi

– La merce pesava 130 Kg.

– Un grande numero di pecore invase il paese.

– Un moggio di grano fece pendere la bilancia a suo vantaggio.

– Una grande abbondanza di latte si sparse per la campagna.

– Il tuo pacco pesava sicuramente 40 chili.

– Il taglio di stoffa misurava circa 3 metri.

– Quel dono peserà sui 20 grammi.

– Quanto è largo quel tavolo?

– La circonferenza di quel pallone misurava circa 3 metri.

– Pesa un Kg. ma è molto largo.

Complemento concessivo

Esprime la circostanza malgrado la quale si verifica un fatto/ azione. E’ introdotto dalle preposizioni: nonostante – malgrado – con oppure dalle locuzioni: a dispetto di – ad onta di, ecc.

Es. Malgrado la pioggia sono andato in campagna. – Nonostante le previsioni oggi splende un bel sole.

Esercizi

  • Malgrado le mie insistenze volle partire.
  • Nonostante il virus uscì ugualmente da casa.
  • A dispetto dei suoi anni continua a lavorare in campagna.
  • Nonostante le minacce, non si arrese mai.
  • Malgrado molte promesse, non venne.
  • Con tutti i suoi soldi viveva in ambienti sordidi.
  •  A dispetto di tutte le maldicenze, continuò per la sua strada.
  • Nonostante le percosse non reagì.
  • Seppi tutto nonostante la tua reticenza.
  • Nonostante il vestito logoro, fece ugualmente bella figura. 

Riepilogo

  •  Cicerone rivelò ai suoi concittadini la congiura di Catilina.
  • Anassagora, grande filosofo greco, con argomenti scientifici spiegò le cause dell’eclisse di luna.
  • Durante l’eclisse la luna fu coperta nella sua totalità dal disco del sole.
  • Lucrezio con argomenti scientifiche, nel De rerum natura, liberò il popolo dalla paura.
  • Il sole si eclissa per l’opposizione della luna.
  • A questo punto io ti stimerò di più per questo motivo.
  •  Da qui i muli depongono per tempo le some a Capua.
  • I giudici sedevano nel tribunale della basilica francese.
  •         Siracusa si trova all’estremità della Sicilia, la più grande isola d’Italia.
  • La famiglia di Claudia ha una grande villa presso Ostia, lido di Roma.
  • Sulle spiagge della Campania gli abitanti di Roma avevano splendide ville.
  • Di mattina l’ancella conduce Claudia e le sue cugine a scuola.
  • Gli Elvezi stabiliscono in quale giorno affrontare il loro acerrimo nemico.
  •  Codesti abili estimatori dei beni materiali stimano di gran valore i prati.
  • Certi terreni non devono essere edificati causa frane.
  • Il coraggio non si perde con un naufragio o un incendio.
  • La forza d’animo non si muta per uno sconvolgimento del clima o delle circostanze storiche.
  • Essi sono provvisti di virtù, gli altri ne sono privi.
  • Molti uomini, ignoranti e incolti, trascorrono la vita come viaggiatori.
  •  Le statue di Fidia sono sembrate sempre degne di ammirazione.
  • Il corpo ha bisogno di molto cibo, di molta acqua.
  • I soldati, escono rapidamente dalla trincea e si impadroniscono dei tre accampamenti.
  • Il generale, nonostante gli inconvenienti, spronò l’esercito alla battaglia secondo l’uso militare.
  • La ragazza non enumerò le sue attenzioni costanti verso Marcello, l’amico dei genitori.
  •  Cesare decide di allontanarsi dalla città e si dirige nella Gallia Transalpina.
  • Il condottiero a marce forzate giunge nei pressi di Ginevra.
  • L’accusa di concussione attirò il disonore su quell’uomo.
  • Non accusarmi di ipocrisia perché non ti rimprovero per le tue colpe.
  •  Cicerone con celebri orazioni accusò Verre di rapacità nell’amministrazione della Sicilia.
  •  Nerone condannò a morte per lesa maestà moltissimi innocenti cristiani.
  •  Durante la guerra molti stranieri vennero accusati di spionaggio e condannati a morte.
  • Il lupo accusava la volpe di furto.
  • Un’oncia di pane placò la fame di quel bambino di pochi mesi.
  • La pianta di susine all’interno del tuo giardino seccò all’inizio della primavera.
  • La virtù della temperanza è il fondamento più saldo della vita civile.
  • All’inizio del ‘900 furono inventate molte cose utili per l’umanità.
  • Un buon numero di lupi fu catturato con una grossa rete di acciaio.
  • In quelle circostanze Mario si rivelò un uomo di buon cuore e di nervi saldi.
  • Il piccolo cane di mia sorella non dorme mai un sonno tranquillo.
  • Le spigolatrici, succinte le vesti, raccoglievano senza sorriso le spighe di grano sul terreno.
  •  A chi sorriderò se non a te?
  • In difesa della loro patria caddero 300 Spartani alle Termopili.
  • Tutto ciò costituirà una rovina non solo per te ma per molti altri.
  • Leggo molti libri solo per mia istruzione e non per studio.
  • Dal medico di base la mia mamma fu seguita con professionalità.
  • Spesso gli uomini primitivi allontanavano le bestie feroci col fuoco.
  • A tempo debito sarai strapagato per le tue prestazioni.
  • Due volte alla settimana mi reco a Torino, in casa dei miei zii.
  • Con te, o musica, partirò per lidi lontani.
  • Per timidezza, non per umiltà, si presento a capo chino dai suoi superiori.
  • Nessuno fu pari a tuo fratello per doti di soldato e di scrittore.
  • Mario, il tuo amico più caro, non è molto apprezzato dai suoi colleghi.
  • I ribelli non furono assolti dalla pena di morte per i loro reati di lesa maestà.
  • La cantina di quel ricco signore era piena di ottimo vino ma di pessimo olio.
  • Ettore, il più valoroso eroe troiano, spogliò Patroclo delle bellissime armi di Achille.
  • Piantarono piccoli alberi di ulivo per il nuovo giardino a 5 metri di distanza l’uno dall’altro.    
  • Parlaci pure dei tuoi problemi, senza reticenze.
  • Il poeta Tirteo con i suoi canti rese invincibile il popolo greco.