LUCREZIO

Tito Lucrezio Caro

Si hanno poche notizie sulla vita di Lucrezio. Le uniche derivano dal Chronicon di S.Girolamo, dalla Vita Vergili di Donato e dalla Vita Borgiana dell’umanista Girolamo Borgia.

Probabile data di nascita : dal 99 al 94 a.C.

Nessuna certezza sul luogo di nascita né sul ceto sociale di appartenenza.

L’amicizia con Memmio, cui è dedicato il De rerum natura, farebbe supporre che sia stato un nobile.

Secondo le fonti la causa  della morte sarebbe da attribuire ad un filtro d’amore che lo avrebbe portato ad intervallare momenti di follia ad altri di lucidità e  alla sua dipartita, da collocare presumibilmente tra il 55 e il 50 a.C.

La pubblicazione del manoscritto sarebbe stata curata da Cicerone.

 

Il De rerum natura  è un poema didascalico in 6 libri in esametri.

In esso vengono esposti i principi fondamentali della fisica epicurea , ma compaiono anche cenni  di logica e di etica.

Lo scopo è quello di aiutare l’uomo a liberarsi, attraverso la conoscenza della natura, dalle paure ingiustificate e dall’angoscia.

L’ angoscia riguarda la condizione universale dell’umanità e quella  stessa del cosmo.

Epicuro è visto come il liberatore dell’umanità.

Infatti il poeta  sostiene che solo la luce della scienza epicurea può liberare l’uomo dallo stato di angoscia, di paura e di ignoranza.

Egli vuol dimostrare che

vano è il timore degli dei e della morte in quanto tutto nel cosmo si svolge secondo leggi fisiche meccaniche,

che  gli dei non intervengono nelle vicende umane

che  l’anima non sopravvive alla morte.

E solo dal timore degli dei e dalla paura della morte nascono i vizi e le passioni

Il poema è   dedicato a  Gaio Memmio, uomo politico di antichissima casata aristocratica, esponente del partito degli ottimati.

Nel poema  vi sono scarsi accennio alla vita politica del suo tempo.

La lingua traduce in termini concreti le immagini, le figurazioni ma anche le idee, i concetti e la dottrina.

Egli piega a nuovi significati termini noti, creando frequenti neologismi per sviluppare con chiarezza i difficili argomenti della filosofia.

 

Libro 1– Invocazione a  Venere, simbolo della forza vitale della natura – elogio di Epicuro, liberatore dell’umanità dall’ignoranza e dalla paura degli dei – sacrificio di Ifigenia, esempio dei barbari delitti a cui conduce la religione , specie quando si compenetra  con le strutture politiche e sociali –  eternità della materia –  natura atomica del mondo –  il vuoto –  solidità, indivisibilità, indistruttibilità degli atomi – confutazione di Eraclito, Empedocle, Anassagora – pronunciamento di poetica, coscienza dell’originalità dell’opera – infinità dell’universo.

 

Libro 2 – Raffigurazione del saggio epicureo che vive lontano dalle passioni e dai tumulti del mondo, trovando felicità e pace negli alti templi della filosofia – movimento degli atomi nello spazio – teoria del clinamen – equilibrio tra forze di aggregazione e forze di disgregazione – infinità del numero degli atomi – il mito di Cibele – forme e combinazioni degli atomi – assenza di sensibilità negli atomi – pluralità di mondi – visione della fine del mondo.

 

Libro 3 – Secondo elogio di Epicuro, pervaso di mistico entusiamo – distinzione tra animo e anima – composizione atomica dell’animo – caratteri e istinti – le prove della mortalità dell’anima – vanità del timore della morte, quando tutto finisce – l’ammonimento della natura agli uomini – la vana paura dell’oltretomba – la morte è comune a tutti – invito allo studio della natura.

 

Libro 4 – Orgoglio di essere poeta – origine dei simulacri, particelle che strappate dagli esseri, volano qua e là per l’aria conservandone  integre, ma ridotte, le forme  – tenuità e velocità dei simulacri – la sensazioni: vista, udito, gusto, olfatto – il pensiero- il meccanismo del movimento – sonno e sogni , spiegati in chiave materialistica, – essenza dell’innamoramento – la follia della passione d’amore.

 

Libro 5 – Terzo elogio di Epicuro, unica speranza per continuare a vivere in un’aura di umile rassegnazione e anche di gioiosa sicurezza – il mondo non è stato creato da dio per gli uomini – prove della mortalità del mondo – origine del cosmo – i movimenti degli astri – fasi lunari ed eclissi – nascita della vita sulla terra – l’umanità primitiva – la nascita del linguaggio – l’origine della religione – la scoperta del fuoco e dei metalli – la musica e le arti – progresso tecnico e degenerazione morale.

 

Libro 6 – Quarto elogio di Epicuro – invocazione alla Musa – spiegazione dei fenomeni atmosferici e tellurici – il tuono – il fulmine, di cui spiega la natura e la potenza, – le trombe marine – le nuvole – la pioggia e l’arcobaleno – i terremoti – le eruzioni vulcaniche, fenomeni naturali prodotte da immissione di aria, al quale turbinando nelle caverne del  monte si surriscaldano e trascinano un vortice di detriti infuocati e di fiamme che dilagano attraverso il cratere nelle campagne circostanti – le inondazioni del Nilo – fenomeni di magnetismo – morbi ed epidemie – la peste di Atene, che suggella la forza terribile  e ostile della natura.Inizia con la diagnosi del male, parla del disfacimento dei corpi, passa all’esasperazione dei moribondi, al terrore dei vivi dinanzi al cumulo dei cadaveri, all’incubo della morte, mentre l’aria pesante e il lezzo delle ferite sconvolge le menti.

 

I libri formano 3 diadi: la prima ha per tema portante la struttura atomica del cosmo, la seconda l’uomo e la teoria della conoscenza, la terza il mondo e i suoi fenomeni.

Ciascuna è introdotta da un proemio contenente un elogio ad Epicuro  e si conclude con un epilogo che contrasta nel tono col proemio.

Infatti i proemi sono improntati ad ottimistica fiducia nell capacità della ragione di conoscere le leggi che regolano la natura  e conseguentemente di sottrarre l’uomo al mondo inquieto delle passioni; i finali dei libri 2,4, 6 contengono la drammatica visione della fine del mondo, gli effetti della rovinosa passione d’amore, lo spettacolo di dolore e morte della peste di Atene.