MASSIME DI NAPOLEONE

-L’alleanza di famiglia fra i sovrani non resiste agli interessi della politica; queste alleanze per lo più non fanno altro che preparare scandali morali in faccia dei popoli.

– È molto meglio aver nemici dichiarati che amici celati.

–  L’autorità suprema è indivisibile.

– Un atto di clemenza dei re è per essi come una messa ad una lotteria, è rarissimo che vi guadagnino qualche cosa.

– L’aristocrazia ha il vantaggio di concentrare l’azione del governo in mani meno pericolose e meno inette di quelle di un volgo ignorante.

– L’aristocrazia esiste sempre nei popoli e nelle rivoluzioni; se l’abbattete nei nobili, ricompare subito nei ricchi, e nei poveri del terzo stato. La rovinate in costoro? Essa si incarna nei capi di officina e nel popolo.

– Un principe non guadagna nulla a spostare l’aristocrazia, che anzi riordina le cose se la lascia nel suo stato naturale, ricostituendo le antiche famiglie su nuove basi.

– L’aristocrazia è il vero ed unico sostegno di una monarchia, il suo moderatore, la sua leva ed il punto suo di resistenza; senza aristocrazia lo Stato è un vascello senza timone, un globo aerostatico lanciato nell’alto.

– Il modo d’influire maggiormente sulle determinazioni dei principi sta sempre nell’offenderne l’amor proprio.

– Negli atti del sovrano conviene distinguere quelli da lui fatti collettivamente da quelli che fa nella sua qualità di uomo privato libero nei suoi sentimenti. La politica concede, anzi prescrive all’uno ciò che sovente sarebbe imperdonabile nell’altro.

– Nelle cose pubbliche, amministrative e militari ci vogliono un forte pensare, un’analisi profonda e la facoltà di poter fermarsi lungamente sovra gli oggetti senza stancarsi.

– Non bisogna trattare con tutti nello stesso tempo.

– L’ultimo limite del governo di molti è l’anarchia.

– Non a tutti è dato di apprezzare il valore degli onori per sé; un po’ di denaro non è mai gettato.

– La vera felicità sociale consiste nell’armonia e nell’uso pacifico dei godimenti di ciascuno individuo.

– Il primo bene delle nazioni sta nella loro indipendenza e nella loro esistenza politica.

– Il coraggio e la virtù conservano gli studi. La codardia e il delitto li rovinano.

– Nei tempi di procella politica, la stella polare di un popolo è la sua Costituzione.

– In guerra come in amore per venire a termine bisogna avvicinarsi.

– In politica l’avere il cuore posto nella testa è cosa degna di lode.

– Se le calunnie politiche fossero un delitto in faccia a Dio, nessun sovrano sarebbe salvo.

– È sempre dannoso il fare le cose per metà. O si deve fare l’orbo, o se si vuole vedere, bisogna agire con vigore.

– Quando in un piccolo Stato si diffonde l’abitudine di condannare senza sentire, di applaudire un discorso dettato dalla passione, quando si dà il nome di virtù all’esagerazione ed al furore, e si accusa di delitto la moderazione e l’equità, allora quello Stato sta per cadere in rovina.

– Non vi può essere Stato politico fisso quando non vi è un corpo insegnante che professi principi politici fissi.

– Il buon esito di un coup de main dipende assolutamente da un nonnulla.

– Nell’armata sta bene la semplicità del vivere; ma in una grande città e nel palazzo il capo del governo deve cattivarsi lo sguardo con ogni modo possibile, sebbene convenga farlo con cautela.

– In uno Stato dispotico il solo nome dei diritti del popolo è una bestemmia ed un delitto.

– Quando l’equilibrio è perduto non vi sono più diritti pubblici.

– I nemici che possono riuscire pericolosi sono sempre abbastanza scaltri per non esporsi al pericolo.

– Per le nazioni e per i sovrani non esistono piccoli svenimenti; ma sono essi che governano i loro propri destini.

– Il governo deve disporre l’educazione in modo che possa sorvegliare le opinioni politiche e morali.

– Un uomo di Stato non dovrebbe mai introdurre una donna nel suo gabinetto.

– La fortuna è una donna; se voi ve la lasciate sfuggire oggi, non crediate di ritrovarla domani.

– Le finanze basate sopra una buona agricoltura non rovinano mai.

– La fortuna è una cortigiana schietta.

– Si usi la forza quando non si può fare altrimenti; ma quando si può scegliere è sempre meglio di attenersi alla giustizia.

– Si governa per molte parti anche coi conviti.

– Un governo protetto dagli stranieri non sarà mai accettato da una nazione libera.

– Nei governi liberi le scienze che onorano lo spirito umano, le arti che abbelliscono la vita e tramandano ai posteri le azioni gloriose devono essere tenute in speciale onoranza.

– Chi governa deve avere energia senza fanatismo, principii senza demagogia, severità senza crudeltà; non essere né debole né tremarello; né avere onta per così dire di fare il suo dovere.

– L’uomo nato per gli affari e per l’autorità non vede gli individui, ma solo le cose, il loro valore e le loro conseguenze.

– La pace fondata sull’indipendenza di tutte le nazioni è una di quelle utopie abbracciate dagli allocchi, di cui l’esperienza fa giustizia.

– La gloria e il bene del cittadino devono star muti quando lo richiedono l’interesse dello Stato e il bene comune.

– Gli uomini che hanno cangiata la faccia del mondo non mai lo fecero accaparrando i capi, ma sempre collo scuotere le moltitudini. Il primo mezzo appartiene al raggiro e non trae seco se non risultamenti di secondo ordine, il secondo mezzo è l’opera del genio e cambia la faccia del mondo.

– Non vi è nazione, per quanto sia piccola, che non abbia avuto il diritto di sottrarsi, e non siasi sottratta al disonore di obbedire ad un principe imposto da un nemico momentaneamente vittorioso.

– Chiunque combatte contro la patria è un figlio che vuole uccidere la sua madre.

– Colà dove il volere e l’interesse pubblico predominano, il popolo è felice.

– Bisogna parlar agli occhi per persuader il popolo.

– Una regina deve essere sempre padrona di se stessa, ed avere l’abilità di amare.

– Il credere di rigenerare un popolo in un istante è un atto di demenza.

– Le epoche di rivoluzione sono altresì le epoche del misfatto e del genio; ambedue vi trovano il modo di spiccare.

– Ogni sistema può senza può senza dubbio sostenersi, tanto quello della bontà, come quello della severità. Ogni cosa in questo modo si equilibra.

– La violazione del segreto delle lettere può far perdere al principe i suoi migliori amici.