Corrispondenze. Inaugurazione della mostra d’arte contemporanea

Si inaugura il 10 novembre alle 18,00 , presso l’ex Conservatorio di Santa Anna a Lecce, la mostra d’arte contemporanea Corrispondenze, un focus sulla poesia visiva contemporanea, attraverso la fruizione di nuove tecniche e tecnologie digitali, proprie della contemporaneità.

La mostra, ideata e organizzata dalla Associazione Culturale Primo Piano LivinGallery  – e  curata da Rose e Dores Sacquegna – è patrocinata dal Comune di Lecce, dal MIBAC Ministero dei Beni e delle attività Culturali e del Turismo ed è inserita nel Calendario dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale (http://annoeuropeo2018.beniculturali.it/eventi/corrispondenze/).

Il titolo “Corrispondenze” è mutuato dalla raccolta di poesie del testo “Spleen e l’Ideale” del libro I Fiori del Male di Charles Baudelaire.  Secondo il poeta: “La realtà  è il luogo in cui si entra in contatto con il mondo spirituale, con quella verità più profonda delle cose che va al di là del loro aspetto esteriore: il tempio”.

Lo stesso spazio espositivo, così ricco di storia e arte, diventa il luogo della corrispondenza tra mondo materiale e mondo spirituale, l’incontro simbolico di mondi apparentemente lontani.

La cerimonia di inaugurazione si apre con la presentazione della mostra e con la performance visuale “Anatomia di un calligrafo – atto II “, scritta e diretta dal poeta e performer salentino Massimiliano Manieri. La performance vede protagoniste cinque donne salentine di cui Maria Gabriella Marra (calligrafa e ceramiche di scena), Valentina Maritati, Daniela Ladisa, Barbara Caliandro e Anna Lucia Indennitate (modelle). L’azione performativa nasce come un libero omaggio al film “I racconti del cuscino”, di Peter Greenway, a sua volta ispirato dal testo “Le note del guanciale” della poetessa giapponese Sei Shonagon vissuta nell’anno 1000 D.C. Nel primo atto, avvenuto pochi giorni fa, la presenza del regista (Manieri) era l’oggetto del desiderio, partorito attraverso la scrittura. In questo secondo atto, la figura del performer non c’è, a testimoniare la gestazione dello stesso, con un parto invertito e voluto. Un viaggio a ritroso nel tempo, una narrazione rituale dei corpi che diventano testi nella mani della calligrafa: corpi-extensio e corpus domini che si offrono allo sguardo degli astanti, come cibo e ostensorio di una liturgia visionaria e alchemica degli elementi ivi riuniti.

Attraverso la scrittura, il simbolo e l’archetipo, la mostra ospita opere di Mail Art, Libro d’Artista Installazioni Verbo-visuali, Video Poemi, realizzate da  artisti, poeti e registi nazionali e internazionali, ciascuno portavoce di un particolare linguaggio artistico-visuale, olfattivo, sonoro e performativo.